martedì 11 novembre 2014

Pagnotta al siero di latte (ricetta di E. Hadjiandreou)


Passo da qui per lasciarvi un'idea strepitosa trovata online, quella della ricetta di un pane 'speciale' che ho battezzato subito con una bella spalmata di Nutella proclamandone il perfetto connubio : -)
La ricetta originale è quella di Hadjiandreou e prevede oltre che l'utilizzo del lievito madre anche quello del siero di latte. Proprio per quest'ultimo stavo cercando un utilizzo nell'ottica di non sprecare null,a quando in rete mi sono imbattuta in questa ricetta per pane. Un passo indietro: il siero di latte. Il siero è tecnicamente quel liquido che deriva dalla preparazione del formaggio, dopo la fase della cagliatura e non si deve confondere con il latticello che invece deriva dalla preparazione del burro. Non scendo nel tecnico anche perchè non ne avrei le competenze, se volete approfondire l'argomento vi rimando all'onniscente Wikipedia : -)
Insomma capita molto di rado, ma talvolta i miei mi regalano del latte appena munto e, quando accade, colgo sempre l'occasione (non essendo un fanatica del latte intero di per sè) per preparare dei formaggetti freschi in casa. Mi rimane spesso questo liquido, il siero appunto. In passato ho provato ad usarlo come 'starter' per arrivare alla ricotta senza grosso risultato (non demordo, ci riproverò!!!), ma questa volta ho deciso di cimentarmi in questa preparazione...bhè che dire? non la mollo più!!!
Il pane, che già di solito con l'utilizzo del lievito madre allunga i propri tempi di conservazione fino ad 4-5 giorni senza modificare il sapore, in questo aso è rimasto gustoso e soffice per più di una settimana...incredibile!
Provate e fatemi sapere : -)

Ingredienti
per il prefermento o lievitino
160 gr di lievito madre
300 ml di siero di latte
200 gr di farina (io ho usato mezza 0 e mezza manitoba)

per l'impasto
220 gr di farina (idem come sopra)
8gr di sale

Procedimento
per il lievitino
Sciogliere il lievito madre nel siero di latte, quindi unire 200 gr di farina e mescolare bene. Coprire la ciotola con un panno e lasciare almeno una notte a 'maturare' al fresco (sarà maturo quando vedrete comparire un superficie dei piccoli 'buchini' neri e bolle di grandi dimensioni)

per l'impasto
Unire gli ingredienti restanti al lievitino, io ho prosaicamente usato l'impastatrice per l'impasto (il sale sempre alla fine)
(la ricetta originale prevede impasto a mano in ciotola usando il metodo delle piegature su se stesso per 8 volte, lasciando passare almeno 10 minuti tra una piegatura e l'altra)
Al termine 'pirlare' l'impasto su un ripiano spolverato di farina fino a dargli una forma tondeggiante, lasciar riposare circa un'oretta coperto da ciotola a campana.

Disporre in un cestino da lievitazione (o in uno scolapasta pulito...io ho usato un portagrissini, la necessità aguzza l'ingegno!!!) un canovaccio pulito, spolverarlo di farina e porvi dentro l'impasto, coprire con i lembi del canovaccio e lasciare lievitare, almeno fino al raddoppio. Io ho lasciato mezza giornata al fresco.

prima
dopo



Scaldare il forno al massimo della potenza, lasciando una teglia  direttamente a contatto con la superficie del fondo. Una volta arrivato in temperatura estrarre la teglia che sarà bollente, mettere un foglio di carta forno e rovesciarvi sopra l'impasto con delicatezza, tagliare la superficie della pagnotta con una lama appuntita e infornare rapidamente.

Visto che sono la regina delle scottature da forno, mi raccomando di fare attenzione alle mani in tutte queste operazioni!

Cuocere a metà altezza a 220° modalità statico per circa 35 minuti avendo l'accortezza di mettere nel forno una ciotolina d'acqua per evitare che la crosta si secchi eccessivamente.

Raffreddare su griglia.

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