domenica 25 gennaio 2015

Ratafià di uva fragola



Quest'anno nei miei 'cestini' natalizi ha fatto bella mostra di sè il ratafià di uva fragola. Come dicevo qui, in autunno ne sono stata 'sommersa' e ho dovuto veramente inventarmi di tutto per evitare che gli acini si deteriorassero al punto da non essere più commestibiie (l'ho addirittura essiccata, qui). Io la chiamo uva fragola, ma ha nomi anche molto più altisonanti come Isabella o Raisin de Cassis. Di ricette se ne trovano svariate in giro, io  avevo così tanta uva che ho lasciato buona parte degli acini a 'riposare' in ammollo nell'alcool insieme a varie spezie(seguendo i consigli di GialloZafferano)...per poter prendere tempo! Sì perchè il ratafià prevede due tempi di preparazione, il primo -più rapido- mi ha permesso di 'scordare' per un mese l'uva fragola e ripensarci in un secondo momento con la seconda parte della preparazione. La mia aromatizzazione preferita? quello con il cardamomo, da servirsi con ghiaccio freschissimo!!! Invece il liquore aromatizzato con cannella e chiodi di garofano può essere utilizzato anche leggermente scaldato per le fredde serate sotto la neve... Insomma fate delle prove se vi capita di trovare l'uva fragola e sicuramente troverete le spezie migliori per adattarsi alle esigenze del palato  vostro e di quello dei vostri amici!
Santé! : -)





Ingredienti (1 litro di liquore)
500 gr Uva fragola
500 ml Alcol puro a 95°
300 ml Acqua
300 gr Zucchero

varianti provate
- neutro (ovvero senza alcuna aggiunta)
- aromatizzazione 'invernale'  Cannella 1 stecca + Chiodi di garofano 2-3
- aromatizzazione 'fresca' Cardamomo qualche frutto

Preparazione
La parte più noiosa: pulire e sgranare l’uva.
Passato questo punto è tutto semplicissimo: mettere gli acini ad asciugare su un canovaccio per una mezz'oretta, quindi spostarli in contenitori capienti di vetro a chiusura ermetica. Mentre passate gli acini dal canovaccio al contenitore schiacciateli tra le mani, serve per far uscire la polpa e contestualmente è un esercizio antistress naturale! ; -)

Unire la metà dello zucchero e le eventuali aromatizzazioni, coprire con l'alcool e tappare il contenitore. Scuotete finchè non vedete lo zucchero sciogliersi, quindi 'abbandonate' il contenitore in luogo fresco e buio per almeno un mese (ogni tanto passate a trovarlo e dategli una 'scossone' per mescolare il contenuto senza aprire)

Passato questo tempo preparate uno sciroppo con l'acqua e lo zucchero rimasto, facendolo semplicemente sciogliere in un pentolino, bollire per 2 minuti quindi spegnere la fiamma e lasciare raffreddare.
Nell'attesa filtrate con un colino chinois o a maglia fitta l'alcool e la frutta macerata, schiacciate con una forchetta tutti gli acini per far uscire il succo completamente (questo è un altro passaggio un pò macchinoso, ma ne vale la pena!)
Quando lo sciroppo si sarà raffreddato unitelo e mescolate bene il liquore, versandolo in bottiglie precedentemente sterilizzate e chiudendo ermeticamente con il tappo.

Prima di consumarlo abbiate la pazienza di attendere una decina di giorni, volendo potete effettuare ancora un filtraggio su telo di cotone per eliminare del tutto il modesto deposito (polpa residua) che si verrà a creare in bottiglia (io l'ho tenuto, rende il liquore più 'home-made'!)

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